Mi manchi, Giuseppe! La lettera della madre per i 40 anni del figlio morto nel rogo ThyssenKrupp

Il 18 marzo 2021, nella prima Giornata nazionale dedicata alla Vittime Covid, Giuseppe Demasi avrebbe compiuto 40 anni.

Il rogo alle Acciaierie ThyssenKrupp di Torino del 6 dicembre 2007 lo ha invece portato via prematuramente dall’affetto dei suo cari, insieme ad altri sei compagni di lavoro.

Mentre l’ex amministratore delegato della multinazionale Harald Espenhahn, condannato il 13 maggio 2016 dalla Cassazione italiana per l’omicidio dei 7 operai è ancora a piede libero in Germania, ricordiamo Giuseppe con affetto, pubblicando la lettera che sua madre gli ha scritto per il quarantesimo compleanno:

Io che ti ho dato la vita, ho dovuto consegnarti alla morte, con un dolore lancinante. Una giornata triste, tristissima, come quella in cui ho ricevuto quella telefonata, che rimarrà indelebile nella mia mente, con cui mi comunicavano cosa ti era successo.

Avevi solo 26 anni, oggi ne avresti compiuti 40. Quegli assassini non hanno ammazzato solo te, ma anche chi ti stava intorno, un’intera famiglia.

Piango anche per la nostra vita semplice, umile e bellissima che hanno bruciato insieme a te.

Il 6 dicembre 2007 è successo l’irreparabile e io non posso fare a meno di pensare come sarebbe stata meravigliosa la nostra vita insieme. Tu con la tua voglia di vivere, magari sposato e con dei bambini e io nonna…

Alla fine, cosa chiedo di strano? Darei la mia vita non una, ma milioni di volte affinché tu fossi qui con noi.

Oggi avresti compiuto quarant’anni, invece mi rimane solo il ricordo del tuo bellissimo sorriso e dei tuoi occhi verdi.

Non è giusto, il prezzo che la vita mi ha fatto pagare è troppo alto. Non c’è rassegnazione che tenga.

TI AMO!

La tua mamma
Rosina Platì

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