Una strage ferroviaria sul lavoro. Cinque operai edili morti nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 agosto 2023, travolti da un treno sulla linea Torino-Milano, non lontano dalla stazione ferroviaria di Brandizzo (Torino).
Un disastro assurdo, impensabile. Perché sembra impossibile anche solo immaginare che un convoglio possa passare accanto a chi sta lavorando per fare manutenzione. Eppure è successo… Un treno, che pare viaggiasse a oltre cento chilometri orari, ha spezzato le vite di cinque lavoratori della ditta SiGiFer di Borgo Vercelli (Vercelli): Giuseppe Aversa, 49 anni, di Borgo d’Ale; Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo; Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli. Altri due operai edili, sopravvissuti all’incidente, di 44 e 52 anni, e i due macchinisti del treno, di 30 e 51 anni, non hanno riportato gravi ferite, ma sono stati portati in osservazione all’ospedale di Chivasso e poi dimessi nel pomeriggio.
I due macchinisti sono anche stati ascoltati come persone informate sui fatti, ma il fascicolo aperto dalla Procura di Ivrea per ora resta a carico di ignoti. Le ipotesi di reato sono disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo.
Rfi – Rete Ferroviaria Italiana ha espresso «profondo dolore di fronte a quanto accaduto» e ha manifestato il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti in una nota in cui spiega che «erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna» e che «un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai».
E sono subito arrivate tantissime attestazioni di vicinanza ai familiari delle vittime da parte di Istituzioni, sindacati e associazioni.
«Un’altra strage sul lavoro in Piemonte – dichiara il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico – che colpisce operai che lavorano nei cantieri delle infrastrutture. Strade e ferrovie vanno rese più sicure e moderne per gli utenti, ma anche per chi si occupa della loro costruzione e manutenzione. A maggior ragione in un momento così delicato per i trasporti piemontesi, con i collegamenti con la Francia messi a rischio da maltempo e carenze strutturali, che richiederà interventi eccezionali per garantire una mobilità più efficiente per merci e persone. In particolare su Frejus, Monte Bianco e Tav». «Anche nell’urgenza però – conclude Quirico – bisognerà prestare la massima attenzione alla salute e alla sicurezza di lavoratori e lavoratrici: non possono essere loro a pagare difficoltà e ritardi e nella realizzazione e nell’ammodernamento delle infrastrutture».
La vicenda ha scosso pure la premier Giorgia Meloni: «Apprendo con dolore e tristezza della tragica scomparsa dei cinque operai travolti da un treno mentre effettuavano alcuni interventi di manutenzione presso la stazione di Brandizzo, nel Torinese. Alle famiglie delle vittime e ai loro cari il mio profondo cordoglio e i più sinceri sentimenti di vicinanza. Sono in contatto con il presidente della Regione Piemonte Cirio per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l’auspicio di fare quanto prima piena luce sull’accaduto».
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in missione in Piemonte, ha voluto rendere omaggio alle vittime, depositando un mazzo di fiori di fronte alla stazione di Brandizzo, insieme al sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, al sindaco del Comune di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo, al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e al consigliere regionale Gianluca Gavazza.
«Morire sul lavoro – ha affermato il presidente Mattarella – è un oltraggio ai valori della convivenza». «Siamo qui – ha aggiunto il sindaco Stefano Lo Russo – a esprimere la nostra vicinanza sperando che venga fatta piena chiarezza. Purtroppo è l’ennesima tragedia sul lavoro che colpisce questo territorio».
Per il governatore Alberto Cirio, si tratta di «un fatto che è inaccettabile, perché non si può perdere la vita al lavoro».
La Regione Piemonte ha anche proclamato una giornata di lutto regionale in concomitanza con i funerali delle vittime. Saranno esposte le bandiere a mezz’asta e la cittadinanza sarà invitata a osservare un minuto di silenzio. Anche il Comune di Vercelli ha deliberato la giornata di lutto.
Intanto, il presidente della Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica Tino Magni ha intenzione di fare chiarezza sull’accaduto, dopo aver visitato i luoghi del disastro. E La Direzione Generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Mit) ha aperto un’indagine, come annunciato dal ministro Matteo Salvini.
«Quanto è avvenuto non è più giustificabile con la parola ‘errore’ in un mondo sempre più automatizzato e meccanizzato: certi avvenimenti non devono accadere – affermano i segretari generali piemontesi di FenealUil Giuseppe Manta e Fillea Cgil Massimo Cogliandro – ed è necessario un intervento urgentissimo delle Istituzioni affinché vengano rispettate in modo perentorio le norme di sicurezza che esistono e che potrebbero salvare moltissime vite».
Sulla stessa linea anche il segretario generale piemontese di Filca Cisl, Massimiliano Campana, che ribadisce con forza che «chi lavora deve operare, sempre e comunque, in condizioni di piena e assoluta sicurezza: solo così queste tragedie potranno essere evitate e la drammatica scia di sangue che sta gravando sulle lavoratrici e sui lavoratori potrà essere fermata».
I tre sindacati edili hanno quindi proclamato otto ore di sciopero a livello regionale del settore edile e delle costruzioni per lunedì 4 settembre 2023 per tutto il turno lavorativo. Nella stessa giornata, Cgil, Cisl e Uil hanno anche indetto uno sciopero generale di otto ore nella provincia di Vercelli, con una manifestazione in programma a Vercelli, alle ore 10.00 in corso Garibaldi, davanti alla stazione, da dove partirà un corteo che raggiungerà la Prefettura alle ore 10.30.
Loredana Polito
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