Sicurezza sul lavoro, arrivano ispezioni mirate nelle aziende grazie alle segnalazioni qualificate

Dopo l’evento finale nell’aula magna della Cavallerizza Reale del 20 maggio 2024 legato al progetto «Una rete per la prevenzione», che ha sancito una stretta collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito della sicurezza in edilizia, nella mattinata del 28 maggio 2024 il Polo del ‘900 di Torino ha ospitato un altro importante appuntamento formativo promosso dal Comitato permanente di studio e coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Prefettura di Torino.

L’iniziativa, coordinata da Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, componente del Comitato prefettizio, ha coinvolto decine di rappresentanti di varie categorie, Rls, RlsT e personale che opera nei patronati e negli sportelli sindacali, per confrontarsi sulla compilazione e sull’invio di segnalazioni qualificate riguardanti criticità su salute e sicurezza sul lavoro riscontrate in aziende che i sindacati possono inviare a Spresal e Itl (Ispettorato Territoriale del Lavoro), così come previsto dal Protocollo di intesa per il rafforzamento delle misure di tipo preventivo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, siglato il 28 luglio 2023 presso la Prefettura di Torino da Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl.

Il coordinatore del Comitato prefettizio permanente, Michele Garufi, ha portato il saluto del prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna, e ha sottolineato la necessità di rafforzare le misure di tipo preventivo nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro.

Garufi ha quindi illustrato le competenze del prefetto e il suo ruolo di rappresentanza governativa a livello periferico, nell’ambito del territorio della Città Metropolitana, e di raccordo istituzionale.

Hai poi evidenziato le attività svolte dal Comitato, nato dal Protocollo del 26 giugno 2007, che opera secondo un modello partecipativo, con il coinvolgimento di Istituzioni, sindacati, imprese, associazioni, scuole e università, e che ha portato alla creazione di un vero e proprio ‘network della sicurezza‘.

Federico Bellono, segretario Cgil Torino, ha rimarcato lo scopo dell’iniziativa, mirata a tutelare in particolare lavoratori e lavoratrici nelle aziende, soprattutto piccole e micro imprese, in cui non sono presenti sindacati e Rls, grazie alle segnalazioni qualificate.

Cristina Maccari della Cisl ha ringraziato il coordinatore Garufi per l’entusiasmo e la competenza. Ha poi ripercorso la genesi delle segnalazioni qualificate, nate dalla positiva esperienza della Cabina di Regia durante la pandemia di Covid19, per fare prevenzione ed effettuare ispezioni mirate. Infine, ha evidenziato la necessità di comunicare maggiormente le attività svolte nell’ambito del Protocollo, per sensibilizzare Istituzioni e imprese.

Francesco Lo Grasso della Uil ha sollecitato l’istituzione degli Opv (Organismi Provinciali per l’attuazione dei piani di Vigilanza) in tutte le province e ha auspicato che si raggiunga almeno la soglia minima delle aziende da controllare ogni anno (5%). «La stella polare – ha detto – deve essere la prevenzione, per arrivare a ‘zero morti sul lavoro’ e dare dignità ad ogni lavoratore e lavoratrice».

Antonio Galia della Cisal ha ribadito l’esigenza di promuovere una formazione più efficace, anche tra Rls e RlsT, e di affrontare le criticità legate ad appalti e subappalti, in particolare in edilizia e nei trasporti, favorendo gli investimenti in salute e sicurezza sul lavoro.

Massimiliano Rossato dell’Ugl, nel rimarcarre l’importanza di avere segnalazioni circostanziate, in grado di portare a ispezioni davvero efficaci nelle aziende, ha proposto di incrementare i momenti di confronto tra Istituzioni, sindacati e imprese.

Il direttore dello Spresal dell’Asl Città di Torino, Pier Luigi Pavanelli, ha quindi illustrato i compiti e le attività portate avanti da Spresal e Opv.

Si è poi soffermato sull’utilità delle segnalazioni qualificate per tutelare chi ha meno diritti nei luoghi di lavoro e per promuovere salute e sicurezza, anche tra lavoratrici e lavoratori ‘anziani’ (over 55) e che ‘stanno invecchiando’ (over 45).

«Bisogna, tutti insieme, fare prevenzione – ha affermato Pavanelli – per intervenire prima dell’evento (‘pre eventum’), prima dell’infortunio e della malattia professionale». «In questo senso – ha ricordato – è attivo anche il progetto ‘Common ground’, che prevede il coinvolgimento della Polizia Locale per tutelare legalità e dignità del lavoro».

«Per avere ispezioni mirate ed efficaci, servono segnalazioni circostanziate e dettagliate» – ha dichiarato Agostino Del Balzo, responsabile dell’Area tecnica dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro (Itl) di Torino, che ha evidenziato la rilevanza del primo accesso ispettivo, a sorpresa, in un’azienda.

Del Balzo ha quindi spiegato come compilare la scheda della segnalazione qualificata, indicando se sono presenti Dvr Documento di Valutazione dei Rischi) e Piano di emergenza ed evacuazione e se sono stati effettuati sorveglianza sanitaria, formazione, addestramento e visite mediche.

Bisogna anche segnalare se: lavoratori e lavoratrici sono stati forniti di dpi, i mezzi di protezione sono adeguati, sono state rimosse le protezioni dai macchinari, l’impianto elettrico è a norma, sono presenti estintori. E valutare se i mezzi di trasporto sono idonei e se vengono utilizzati con un carico superiore a quello consentito.

Anche i rapporti di lavoro devono essere presi in considerazione nelle segnalazioni qualificate, indicando le tipologie di contratti e di retribuzione e l’eventuale presenza di lavoro irregolare (in ‘nero’) o parzialmente irregolare.

Ha poi ribadito che chi fa vigilanza ha l’obbligo di sentire i Rls, che, se non Interpellati, devono chiedere di essere sentiti. «Va valorizzato – ha sostenuto Del Balzo – il ruolo delle figure più vicine a lavoratori e lavoratrici: Rls e RlsT, preposti (che hanno anche il potere di interrompere l’attività lavorativa in caso di pericolo imminente) e Rsu e Rsa, che – ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto dei Lavoratori – hanno anche competenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro».

All’iniziativa hanno partecipato anche alcuni dei nuovi ispettori e ispettrici del lavoro in servizio a Torino, che hanno raccontato la propria esperienza durante le prime ispezioni effettuate.

«Anche in questa iniziativa – ha concluso il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico – il ruolo di coordinamento della Prefettura è stato determinante, per facilitare il raccordo tra i vari enti coinvolti e lavorare tutti insieme, coralmente, con un unico obiettivo: promuovere concretamente salute, sicurezza e diritti nei luoghi di lavoro».

Felicia Bello

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