Si sono svolti lunedì 9 aprile 2018 i due funerali di Giuseppe Legnani e Gian Battista Gatti, gli operai morti il 1° aprile 2018, a Pasqua, in un’esplosione avvenuta nello stabilimento di via Calvenzano 10 a Treviglio (Bergamo) della Ecb Company, azienda che produce alimenti per animali (pet food).
Nella cerimonia a Casirate d’Adda (BG), alla presenza del sindaco del paese, Mauro Faccà, che ha proclamato il lutto cittadino, il figlio 21enne Diego Legnani ha ricordato il padre Giuseppe (57 anni), leggendo in chiesa una toccante lettera: “Era un marito esemplare, un padre orgoglioso, un lavoratore instancabile, un amico allegro e disponibile. Bastava chiamarlo e lui c’era. Con lui non si poteva litigare, non c’era mai riuscita nemmeno mia mamma. Anche la domenica di Pasqua mandando gli auguri a tutti via whatsapp, papà per primo li ha mandati a lei, che era lì di fianco a lui…”.
Alle esequie dell’altro lavoratore, presso la basilica di San Martino, nel comune di Treviglio (BG), dove anche è stato dichiarato lutto cittadino, alla presenza del sindaco Juri Imeri, Marinella Majer, un’ex insegnante di Gian Battista Gatti, ha ricordato la vittima (51 anni): “Tu sarai sempre nei nostro cuore, nel cuore delle persone che hai amato e alle quali hai dedicato la tua vita, il tuo tempo, le tue competenze”.
Nel giorno dei funerali è stata indetta un’ora di sciopero alla fine di ogni turno in tutte le aziende del settore agro-alimentare della provincia di Bergamo: “Il ricordo dei due colleghi non si esaurisce certo con il funerale: quello che è successo deve sempre restare nella nostra memoria, perché non abbia più a ripetersi. – hanno dichiarato Giovanni Locatelli e Martina Dini, per Fai Cisl e Flai Cgil – Mentre continuiamo a elaborare il lutto, e mentre chiediamo che le indagini arrivino a farci conoscere i motivi di un simile incidente, vogliamo discutere con l’azienda di sicurezza e formazione alla sicurezza, perché all’interno dello stabilimento si ricerchino e si rafforzino tutti gli elementi utili a permettere che le giornate di lavoro si svolgano nel modo più sereno e sicuro possibile”.
Eliana Puccio
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