Infortuni e malattie professionali, continuano gli interventi di formazione, prevenzione e tutela a cura del Gruppo Tecnico RLS della Camera del Lavoro di Torino, a cui collabora da anni anche Sicurezza e Lavoro.
“C’è ancora molta strada da fare – afferma il segretario torinese Pietro Passarino nell’incontro con Rls e Rls-T del 13 luglio 2018 – ma abbiamo imboccato la strada giusta e stiamo lavorando con continuità a iniziative non solo autoreferenziali e che tengano insieme gli interventi di prevenzione e quelli di tutela, grazie anche al lavoro del patronato e degli Sportelli Salute, in edilizia e in ogni settore”.
Fondamentale è infatti intervenire prima che si verifichino infortuni e malattie, per non piangere altre vittime: 1.029 morti sul lavoro in Italia solo nel 2017, nonostante la diminuzione delle ore lavorate e senza contare le malattie professionali e le vittime non “contabilizzate”.
Il rischio, in tempi di crisi economica, è che salute e sicurezza passino in secondo piano rispetto ai problemi occupazionali e che la pressione su lavoratori e lavoratrici aumenti sempre di più. In particolare, con l’invecchiamento: cresce infatti sempre di più il numero delle vittime sul lavoro over 55, soprattutto in certi comparti, come l’edilizia.
Grandi difficoltà ci sono poi nel fare emergere le malattie professionali e i “danni differenziali”: andrebbero implementate le azioni dei medici competenti (che devono partecipare alla valutazione dei rischi in azienda!), dei medici di famiglia e delle strutture ospedaliere.
“Vanno incrementate le tutele per lavoratori e lavoratrici, con particolare attenzione a settori a rischio come edilizia e costruzioni – dichiara il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico – e nel frattempo bisogna continuare a lavorare per promuovere la cultura del lavoro sicuro, come facciamo con il nostro progetto ‘A Scuola di Sicurezza‘ e come fanno gli Sportelli Salute”.
Loredana Polito
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