A seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, che sta esponendo quotidianamente in modo diretto le lavoratrici e i lavoratori dei punti vendita di generi alimentari al rischio di contagio, oltre ad esporli spesso anche al forte stress dovuto alla tensione di vivere questa fase delicata a costante diretto contatto con il pubblico, sono necessarie misure sempre più stringenti per garantire loro salute e sicurezza e, per quanto possibile, serenità nello svolgere le attività quotidiane.
Purtroppo, a oltre un mese dall’inizio dell’emergenza, sono ancora numerosi – oseremmo dire troppi – i casi che registriamo nei quali non sempre le norme e le prescrizioni indicate per contrastare il diffondersi del virus vengono attuate nei punti vendita.
Chiediamo quindi con urgenza provvedimenti che impongano:
- Orari di apertura uniformati per tutte le attività commerciali, dalle 8.30 alle 19.00, dal lunedì al sabato;
- Domenica come giorno di chiusura per tutti, in modo da consentire ai dipendenti del settore una giornata pieno di riposo psico-fisico, con l’indicazione all’azienda di sanificare tutti i locali dei punti vendita nell’occasione;
- Effettiva distribuzione, da parte di tutte le aziende del settore alimentare, di tutti i dispositivi di protezione individuali (dpi) atti a difendere la salute delle lavoratrici e dei lavoratori;
- Piena applicazione di tutte le norme atte a prevenire il diffondersi del virus nei punti vendita (ingressi contingentati, limiti di assembramento nelle corsie, con distanze di almeno un metro, plexiglass alle casse, ecc.) e frequenti controlli affinché vengano sempre rispettate.
Sicuri che questo appello verrà preso nella giusta considerazione, sottolineiamo con forza, ancora una volta, l’urgenza di questi provvedimenti, per lavoratrici e lavoratori che da troppo tempo li aspettano, in una condizione che sta diventando sempre più preoccupante e stressogena.
La salute di tutte le lavoratrici e i lavoratori del commercio – che stanno assolvendo a uno dei tanti compiti essenziali per la vita del Paese (come chi lavora in ospedali e cliniche) – non può essere affidata alla sola buona volontà di qualcuno, anche a tutela della salute pubblica e delle stesse attività commerciali, con una regolamentazione degli orari che ponga tutte nella medesima condizione di mercato.
Umberto Radin
Segr. Gen. Filcams Torino
Segui Sicurezza e Lavoro su Facebook, Twitter e Instagram.