Partecipare alla gestione delle imprese: l’eredità dello Statuto dei Lavoratori oggi è più attuale che mai

Il 20 maggio 2020 festeggiamo il mezzo secolo dello Statuto dei Lavoratori, una legge rivoluzionaria che, in questo momento di crisi a causa della pandemia di coronavirus, riveste un significato particolare, poiché ribadisce la centralità del lavoro, che i nostri padri costituenti vollero inserire nel primo articolo della Carta costituzionale: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

Oggi il Covid-19, oltre a essere una minaccia sanitaria, sta mettendo in serio pericolo milioni di posti di lavoro e per questo è necessario tutelare tutte le nuove forme di occupazione che si sono affermate in questi anni, nella consapevolezza dei cambiamenti epocali intervenuti negli assetti economico-produttivi mondiali.

Uno dei pilastri fondanti dell’Ugl è proprio la promozione delle forme di partecipazione di lavoratori e lavoratrici alla gestione delle imprese, così come affermato dallo Statuto dei Lavoratori e dall’articolo 46 della Costituzione italiana: “Ai fini dell’elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.

In questa prospettiva, bisogna impegnarsi a valorizzare la rappresentanza del sindacato a livello aziendale, 50 anni fa come oggi.

Paolo Capone
Segr. Gen. Ugl

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