Quali effetti ha la globalizzazione sul mondo dell’agricoltura? Come si rinnovano o come cambiano le tradizioni, come quella piemontese, della produzione di vino, formaggi e frutta, con l’arrivo di lavoratori e lavoratrici migranti, provenienti dalle parti più disparate del globo?
Ci sono fenomeni di sfruttamento lavorativo e di caporalato, ma anche esempi virtuosi di integrazione e accoglienza.
Ne parleremo mercoledì 22 settembre 2020, alle ore 15.30, al Cinema Massimo, in via Verdi 18 a Torino, in occasione della proiezione del film “Siamo qui da vent’anni” di Sandro Bozzolo, nell’ambito del festival cinematografico su lavoro e diritti dei Job Film Days (JFD), organizzato da Sicurezza e Lavoro.
Partendo dalla visione del film, ambientato in Piemonte, in particolare nella zona di Saluzzo, racconteremo storie di generazioni e di popoli venuti da lontano, in cerca di un futuro per sé e per i propri figli. Ma tra i suoni e i silenzi del lavoro quotidiano, mentre i figli crescono e diventano italiani senza passaporto, una domanda si va formando, ed è rivolta a tutte e tutti: siamo qui da vent’anni. Per quanto tempo ancora dovremo rimanere invisibili?
Intervengono all’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Vera Nocentini, oltre al regista Sandro Bozzolo, Roger Davico (Anolf Cuneo), Gianfranco Crua (Carovane Migranti), Cristina Maccari (Cisl Torino) e Rita Sanlorenzo (magistrato alla Procura generale della Corte di Cassazione, Magistratura Democratica).
“Dopo la presentazione al Premio Fai a Venezia e la proiezione a Cuneo – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – è un piacere ospitare a Torino il film di Sandro Bozzolo. È un’occasione per discutere di lavoro e diritti dei migranti e per dimostrare come siano possibili forme di integrazione e di lavoro dignitoso nei nostri campi e nelle nostre imprese. E lo faremo a pochi giorni dall’inizio di un importante processo a Cuneo su gravi episodi di caporalato: un motivo in più per confrontarci e per ribadire l’urgenza di serie politiche di integrazione, sia sociale che lavorativa”.
Per informazioni e biglietti, consultate il sito web dei JFD.
Eliana Puccio
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