Quale politiche attive del lavoro e quale formazione vanno promosse per affrontare la crisi causata dalla pandemia di Covid-19?
Se ne è parlato durante le Settimane della Sicurezza, all’edizione digitale della più grande Job Fair italiana IOLAVORO, il 2 dicembre 2020, in un dibattito sul Piano nazionale straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle politiche attive del lavoro, moderato da Federica Deyme, direttrice dell’Agenzia Piemonte Lavoro – Apl che ha organizzato la fiera, per la prima volta completamente in via telematica.
Il direttore Arturo Faggio dell’Area Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Piemonte ha spiegato che è necessario mettere al centro le persone (i neet, in primo luogo) e, allo stesso tempo, le dinamiche sociali, ma anche ripensare le politiche all’interno dei territori e delle reti, per qualificare il sistema domanda/offerta di lavoro territoriale.
Occorre inoltre sviluppare le competenze delle persone – ha spiegato Paola Nicastro, direttrice generale dell’Anpal – con interventi personalizzati, in grado di rispondere alle esigenze dell’impresa. I Centri per l’Impiego – ha aggiunto – dovranno prestare particolare attenzione agli interventi su giovani e donne e alle transizioni digitali e “green”, in collaborazione con tutti gli attori, anche privati, del mercato del lavoro.
Con le difficoltà che emergeranno una volta terminato il blocco dei licenziamento, sarà importante promuovere anche il sostegno all’auto-impiego e all’auto-imprenditorialità e la certificazione delle competenze – ha aggiunto Francesca Giovani, direttrice dell’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego.
Le parole d’ordine – ha affermato Federica Deyme – devono essere personalizzazione, flessibilità e facilitazione digitale. Serve inoltre un piano per ridurre il divario digitale, secondo Paola Cicognani, direttrice dell’Agenzia Regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, che ha segnalato anche la necessità di una maggiore professionalizzazione nella gestione dei Centri per l’impiego. In questo senso, ad esempio, all’Università di Bologna è stato attivato un master in Diritto dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.
L’aiuto alla digitalizzazione è fondamentale pure per Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, per abbattere le barriere di ingresso nel mondo del lavoro, anche per le persone non più giovani.
Loredana Polito
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