Con la testimonianza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, è iniziata il 17 settembre 2021 al Campus dell’Università del Piemonte Orientale di via Perrone 22 a Novara la nuova udienza in Corte d’Assise del processo Eternit bis (392 vittime; unico imputato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale), in cui Sicurezza e Lavoro – rappresentata dall’avvocato Giacomo Mattalia – è stata ammessa come parte civile, assieme a sindacati, Comuni del territorio, Regione Piemonte, Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri enti.
Il governatore ha descritto gli interventi effettuati dalla Regione per bonificare il sito di Casale Monferrato (Alessandria) e le somme stanziate dalla sanità regionale per le vittime dell’amianto, avvalendosi delle note tecniche fornitegli dagli assessorati all’Ambiente e alla Sanità.
Complessivamente – ha spiegato Cirio – per la bonifica di Casale la Regione Piemonte ha investito oltre 120 milioni di euro. I primi stanziamenti – ha affermato – risalgono agli anni 1994-1996, con una spesa tra i 37 e i 41 milioni di euro. Altri 64,5 milioni sono poi arrivati dalla legge di stabilità del 2015.
Il presidente ha quindi ricordato che sono attivi i Comitati regionali strategico e di direzione per coordinare gli interventi di bonifica, possibili anche grazie alla mappatura dei siti contenenti amianto effettuata dall’Arpa Piemonte.
La denuncia di un manufatto contenente amianto è obbligatoria – ha ribadito Cirio – in virtù di una legge regionale del 2008.
Le bonifiche non riguardano però soltanto il territorio in cui operava l’Eternit, ma tutto il Piemonte. A oggi – ha affermato il presidente – sono stati effettuati interventi già su 250 edifici, dando priorità a scuole e ospedali.
Inoltre, alla Regione Piemonte – ha specificato – il percorso diagnostico-terapeutico per individuare le malattie asbesto correlate costa 33mila euro a persona. A questa somma – ha detto – si aggiungono costi individuali di 25mila euro per assicurazioni e compensazioni e di 200mila euro per perdite legate alla mancata attività lavorativa.
La ferita dell’amianto è ancora aperta – ha dichiarato il governatore Cirio a Sicurezza e Lavoro, uscendo dall’aula – e va fatta giustizia, accompagnata da una seria campagna di bonifica. Il tempo non può fare dimenticare le vittime dell’asbesto, non solo di Casale, ma di tutto il Piemonte (martedì 19 ottobre 2021 alle ore 12.30 si terrà a Torino l”udienza preliminare del processo per 11 vittime dell’amianto alle Ogr, che Sicurezza e Lavoro sta seguendo).
Cirio ha quindi ringraziato le associazioni Afeva e Sicurezza e Lavoro per il loro impegno nel promuovere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e tra i giovani.
Facciamo di tutto per mantenere la memoria viva, soprattutto tra studenti e studentesse – ha dichiarato Assunta Prato dell’Afeva.
Servono una maggiore consapevolezza dei rischi legati all’amianto e un crescente impegno nel costruire una cultura della salute e sicurezza condivisa, per ridare dignità al lavoro – ha affermato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.
Il governatore ha quindi ribadito l’impegno della Regione Piemonte nella lotta all’amianto e nell’assistenza alle vittime e ha promesso che andrà a Casale Monferrato a visitare l’Aula interattiva sull’amianto “Paolo Mascarino” e a incontrare studenti e studentesse coinvolti nel progetto.
Successivamente, hanno testimoniato in aula Bruno Pesce, storico sindacalista impegnato nelle lotte di Casale e nella vertenza amianto, e Giuliana Busto, attuale presidente dell’Afeva – Associazione familiari e vittime amianto di Casale Monferrato.
Lo scorso 13 settembre era invece stato ascoltato Nicola Pondrano, sindacalista ed ex lavoratore dell’Eternit di Casale.
Loredana Polito
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