Esattamente dodici anni e due mesi dopo la prima stesura del 4 febbraio 2010, sviluppatasi da un accordo del 26 giugno 2007, il 4 aprile 2022 è stato siglato presso la Prefettura di Torino un nuovo Protocollo di intesa per la sicurezza e regolarità nei cantieri edili.
Il documento, valido in tutto il territorio della Città Metropolitana di Torino, è stato firmato da Prefettura di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino, Direzione Regionale Inail, Direzione Regionale Inps, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Torino, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Spresal Asl Città di Torino, Anci Piemonte, Collegio Costruttori Edili Ance Torino, Api Torino, Cna Torino, Confartigianato Torino, Confservizi, Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Architetti, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Ordine dei Consulenti del Lavoro, Collegio dei Geometri, Confcooperative Piemonte Nord, Legacoop, Fillea Cgil Torino, Filca Cisl Torino Canavese, Feneal Uil Piemonte, Ugl Torino, Cisal.
Oltre a cercare di ridurre il dumping contrattuale e il lavoro irregolare in edilizia, l’intesa mira a incrementare la sensibilità verso i temi della salute e sicurezza sul lavoro nel settore, con particolare attenzione alla prevenzione e alla formazione, ma anche agli aspetti amministrativi, economici e contributivi, che possono incidere concretamente sulla sicurezza di lavoratori e lavoratrici, sia nel campo delle opere pubbliche che di quelle private.
Come ha spiegato il prefetto di Torino Raffaele Ruberto alla conferenza stampa svoltasi nella della Galleria Alfieriana delle Segreterie di Stato, era necessario rinnovare l’accordo, come richiesto anche dalle parti sociali, dato che che “rispetto a 12 anni fa la situazione è cambiata, ci sono problematiche più ampie e il nuovo protocollo porta anche l’esperienza maturata dai vari organi di vigilanza”.
“Anche perché – ha ricordato la vicesindaca di Torino, Michela Favaro – la legalità, regolarità e sicurezza nei cantieri sono elementi essenziali affinché un momento storico di grandi interventi come quelli legati al Pnrr porti i risultati attesi in termini di efficienza e qualità delle opere pubbliche che verranno realizzate”.
“Ci eravamo impegnati a fare più per la salute e sicurezza sul lavoro dopo la tragedia ThyssenKrupp – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca – e con il rinnovo del Protocollo per l’edilizia la Regione Piemonte continuerà a fare la propria parte, in particolare per promuovere la formazione: lavoratori e lavoratrici formati sono più consapevoli e sereni nello svolgere le loro mansioni, facendo diminuire il verificarsi di infortuni”.
“Il coinvolgimento delle parti che hanno sottoscritto il Protocollo, ma soprattutto l’impegno di ciascuno a lavorare per l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri, costituisce la risposta concreta agli ultimi tragici infortuni sul lavoro che hanno colpito il territorio torinese – ha commentato il direttore Inail Piemonte, Giovanni Asaro – ed è un impegno che prendiamo non solo nei confronti delle famiglie delle vittime, ma verso un’intera comunità, anch’essa profondamente colpita, affinché, grazie agli strumenti di prevenzione, formazione e vigilanza di cui disponiamo e che verranno adottati assieme a tutti i soggetti firmatari, si possa significativamente incidere sul fenomeno”.
“A pochi mesi dal crollo della gru di via Genova, avvenuto il 18 dicembre 2021, in una fase di ripartenza del settore edile dopo l’emergenza Covid-19, è necessario porre maggiore attenzione alle problematiche del comparto, moltiplicatesi con la nascita di numerose nuove imprese, talvolta improvvisate, create per usufruire dei bonus fiscali, che non sempre prestano la dovuta attenzione alla qualificazione del personale e alla corretta applicazione dei contratti nazionali di lavoro” – ha commentato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, che fa parte del Comitato permanente Salute e sicurezza sul lavoro della Prefettura di Torino – coordinato da Michele Garufi – che ha promosso il Protocollo.
Felicia Bello
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