Quarant’anni fa, il 13 febbraio 1983, nell’incendio al Cinema Statuto di Torino morirono 64 persone. Una strage, che portò alla ribalta il tema della sicurezza. Sembrava dovesse cambiare tutto, ma la lezione fu dimenticata in fretta. E Torino fu protagonista di altre “storiche” tragedie: il rogo alle Acciaierie ThyssenKrupp, il crollo del Liceo Darwin di Rivoli, la tragedia di piazza San Carlo, il disastro della gru di via Genova. È cambiata da questi fatti la cultura della sicurezza? Abbiamo imparato qualcosa?
Se ne discuterà mercoledì 15 febbraio 2023, alle ore 18.30, a Rinascimenti Sociali, in via Maria Vittoria 38 a Torino, nell’incontro «Cultura della sicurezza e sicurezza nella cultura». A cura di Sicurezza e Lavoro, Quotidiano Piemontese, Associazione Quintiliano e Dinamovie.
E se ne è discusso anche nelle celebrazioni del 14 febbraio 2023 a Torino, iniziate in Largo Cibrario, all’aiuola “Vittime del Cinema Statuto” e continuate nella Sala Rossa del Municipio di Torino, prima dell’inizio della seduta del Consiglio Comunale. Siamo qui per ricordare «un luogo che non c’è più, ma che è rimasto indelebile nella storia della città e del nostro Paese» – ha affermato la presidente del Consiglio, Maria Grazia Grippo, che ha sollecitato una maggiore attenzione ai comportamenti, «perché nessun sistema di regole, neppure il più avanzato – ha aggiunto – può metterci al riparo delle tragedie, senza una forte consapevolezza sociale».
«Dobbiamo investire sui più giovani e andare nelle scuole per promuovere comportamenti in sicurezza» – ha affermato nella Sala Rossa del Municipio l’ingegnere Guido Parisi, comandante nazionale dei Vigili del Fuoco – e «tutti, Istituzioni, enti, liberi professionisti e imprenditori, devono investire in sicurezza, a vari livelli», anche perché «i giovani – ha affermato – sono sempre meno abituati a gestire stress e momenti di emergenza».
GiannaSacchi Morando, del Comitato Vittime Cinema Statuto ha elogiato il pragmatismo e la poca retorica nelle celebrazioni: «C’è bisogno di fare – ha detto – e di coinvolgere nella sicurezza i giovani, anche chi non era ancora nato il 13 febbraio 1983, sin dalla scuola dell’infanzia». «È compito della famiglia, ma soprattutto della scuola – ha dichiarato – agire per la prevenzione, per fare una formazione permanente dei futuri cittadini e cittadine, che diffonderanno poi buone pratiche da adulti». «Bisogna partire dalla memoria per lavorare sulle future generazioni – ha concluso – perché non accadano più simili tragedie».
«Con l’imminente stagione dei cantieri del Pnrr, il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro sarà centrale – ha ribadito il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – ma dobbiamo far comprendere ai giovani anche quanto è importante la sicurezza nei luoghi di svago». «Non si possono violare norme in nome del lucro». – ha ribadito.
Proprio in questo senso, si colloca il progetto per studenti e studentesse «A Scuola di Sicurezza» attivato sin dal 2012 dall’associazione Sicurezza e Lavoro, insieme a sindacati, istituzioni e familiari di vittime.
Loredana Polito
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