Eternit bis, a Novara le parti civili chiedono giustizia per le vittime dell’amianto

Dopo le pesanti accuse dei pm Gianfranco Colace e Mariagiovanna Compare nei confronti dell’imputato Stephan Schimidheiny nelle udienze del 30 gennaio e 10 febbraio 2023, il 27 febbraio 2023 nel processo Eternit bis presso la Corte d’Assise a Novara sono intervenute le parti civili, in rappresentanza sia delle persone fisiche, eredi e congiunti dei deceduti, sia degli enti e delle numerose associazioni ammessi dal Tribunale, tra cui Sicurezza e Lavoro.

Hanno preso la parola l’avv. Laura D’Amico, quale difensore dell’associazione dei familiari delle vittime Afeva e della Cgil Piemonte, e l’avv. Esther Gatti che assiste il Comune di Casale Monferrato (Alessandria) e numerosi altri Comuni limitrofi, tutte aree geografiche pesantemente colpite dall’inquinamento ambientale da amianto proveniente dallo stabilimento Eternit. Per l’associazione Sicurezza e Lavoro, è intervenuto l’avv. Giacomo Mattalia.

“Ci auguriamo che il serio lavoro di documentazione svolto dalla procura e da noi e da tutti gli altri legali delle parti civili – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – possa servire a rendere finalmente giustizia a chi l’attende da troppo tempo. Il primo processo Eternit, con un’inattesa prescrizione del reato di disastro ambientale doloso, è stato uno schiaffo alle vittime che brucia ancora adesso. È tempo di rimediare”.

È intervenuto anche l’avv. Maurizio Riverditi, difensore dei familiari di alcuni cittadini deceduti per mesotelioma, che ha evidenziato le ragioni che giustificherebbero una condanna del magnate svizzero Stephan Schmidheiny per omicidio volontario, con dolo eventuale: cosa mai avvenuta sino a ora per fatti di questo genere. Le vittime di cui è accusato l’imprenditore elvetico nel processo sono 392: 62 lavoratori e 330 cittadini.

I difensori delle parti civili hanno poi illustrato le proprie richieste di risarcimento per chiarire alla Corte i criteri di quantificazione che sono stati posti alla base delle somme richieste.

C’è una grande attesa di giustizia da parte dei familiari delle vittime e degli enti coinvolti, nonostante la delusione per la recente sentenza d’appello del processo Eternit bis di Torino, che ha visto una sola condanna.

Felicia Bello

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