Ancora morti sul lavoro, ancora incidenti che si ripetono

Ancora morti sul lavoro. Ancora un’esplosione, nella stessa fabbrica già teatro di un grave incidente sul lavoro tre anni fa: la Esplodenti Sabino SpA in Località Termini a Casalbordino (Chieti), in Abruzzo, che si occupa di smaltire e recuperare polvere da sparo da bonifiche e di demilitarizzare tutti i tipi di munizioni convenzionali, sistemi d’arma, razzi, missili, testate di guerra, bombe per aerei, mine navali, bombe di profondità, mine.

Il 13 settembre 2023 sono morti tre operai (Fernando Di Nella, Gianluca De Santis e Giulio Romano) mentre stavano lavorando su un ordigno bellico per conto della Agenzia Industrie Difesa. Sempre tre operai erano morti nella stessa fabbrica il 21 dicembre 2020 (Nicola Colameo, Paolo Pepe e Carlo Spinelli).

Tra le ultime vittime, c’è anche un lavoratore che era scampato all’esplosione del 2020: Giulio Romano. Quel giorno, tre anni fa, aveva improvvisamente cambiato il suo turno di lavoro… Questa volta, no…

Cattive ricorrenze”. La vignetta di Tiziano Riverso per Sicurezza e Lavoro

«Proprio nella giornata in cui il Senato della Repubblica approva una mozione per incrementare la sicurezza nei luoghi di lavoro e in cui inizia il processo per il crollo della gru di via Genova a Torino – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – piangiamo altri tre lavoratori morti, altre tre vittime di infortuni sul lavoro che continuano a ripetersi con tragica ripetitività. Ci auguriamo che le misure e i controlli proposti trovino concreta e veloce applicazione, a partire dalla formazione nelle scuole, come sollecitiamo da anni».

Felicia Bello

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