La rabbia di Antonino Laganà e l’attesa di giustizia per la strage di Brandizzo

È difficile in questi giorni parlare di mio fratello, Kevin Laganà, la vittima più giovane della strage ferroviaria di Brandizzo.

A un anno dalla strage, c’è tanta rabbia da parte mia. Quanto bisogna aspettare per ottenere giustizia, visto la prova che ha lasciato mio fratello?

Questa attesa, questo silenzio ci fa tanto male. E sentire parlare al telegiornale quasi tutti i giorni di incidenti sul lavoro, anche in ferrovia, ci fa stare ancora peggio, perché vuol dire che non è cambiato nulla da quella maledetta notte del 30 agosto 2023…

Non si può ancora oggi continuare a morire sul lavoro, nel 2024!

La mia famiglia, così come tutte le altre, è in attesa della chiusura delle indagini e stiamo con il fiato sul collo alla Procura di Ivrea. Non molleremo mai finché i responsabili della morte del mio fratellino e dei suoi colleghi operai non saranno assicurati alla giustizia.

Ci dispiace non essere potuti venire alla conferenza stampa della Settimana del Lavoro Sicuro, ma ringraziamo di cuore Sicurezza e Lavoro, le Istituzioni e tutti i partecipanti per il sostegno e l’impegno che stanno mettendo.

Un abbraccio e un ringraziamento di vero cuore e… chiediamo Giustizia tutti insieme!

Antonino Laganà

Segui Sicurezza e Lavoro su Facebook, Twitter, Instagram e YouTube

Per una consulenza legale gratuita su salute, sicurezza e diritti sul lavoro, scrivere a sportello@sicurezzaelavoro.org

Sostieni l’informazione libera e indipendente di Sicurezza e Lavoro con una donazione