Si è recata in Sicilia, nella giornata del 30 settembre 2024, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati della Camera dei Deputati, presieduta dall’onorevole Chiara Gribaudo.
La delegazione ha visitato la sede di Fincantieri a Palermo e poi ha fatto tappa a Casteldaccia (Palermo), dove il 6 maggio 2024 sono morti cinque operai edili, impegnati in lavori sulla rete fognaria per conto dell’Amap spa, l’Azienda Municipalizzata Acquedotto Palermo, morti sotto terra, vittime di esalazioni di gas tossici, mentre lavoravano in quello che è poi stato definito ‘pozzo della morte’.
A poco più di due settimane dalla presentazione a Roma della Relazione sulla tragedia di Brandizzo del 30 agosto 2023, in cui – anche in quel caso – sono morti cinque operai edili, la Commissione parlamentare ha voluto andare in Sicilia per fare luce sull’ennesimo terribile infortunio sul lavoro verificatosi in Italia e per confrontarsi con enti e istituzioni locali, presso la sede della Prefettura di Palermo, sulle cause della strage e per promuovere interventi volti a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.
La presidente Chiara Gribaudo e gli altri componenti della Commissione presenti hanno anche deposto un mazzo di fiori sul luogo della strage, sotto uno striscione con i volti delle cinque vittime (Epifanio Alsazia, Giuseppe La Barbera, Ignazio Giordano, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri) e la scritta “Lavorare è un diritto, tornare a casa lo è di più”.
«C’è un dato inconfutabile: è negli appalti che si concentra la maggior parte degli infortuni e anche degli incidenti mortali. C’è un tema di abbassamento di costi e troppo spesso, quando si abbassano i costi, si rischia di tagliare di più sulla formazione. Il mio parere personale, poi, è che la catena dei subappalti è un elemento che peggiora la qualità del lavoro: ce lo dicono i dati» – ha dichiarato la presidente Chiara Gribaudo.
«Sappiamo poi – ha aggiunto – che c’è una carenza delle strutture ispettive, che sono un pezzo fondamentale insieme alla formazione e alla cultura della sicurezza».
«Il nostro lavoro di Commissione – ha concluso Chiara Gribaudo – non si esaurisce con le visite. Approfondiamo nelle sedi istituzionali per dare un contributo che possa essere utile perché è fondamentale anche che ai familiari delle vittime sia data giustizia in tempi brevi. Se già è vergognoso non tornare a casa la sera quando si esce per andare a lavorare, lo è altrettanto che i familiari delle vittime non abbiamo una risposta di giustizia in tempi celeri».
Felicia Bello
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